Il Clima sempre più estremo, l’uomo sempre più indifferente

tifone-sulle-filippineI recenti fenomeni atmosferici come il tifone sulle Filippine, il tornado che ha devastato il Midwest degli Stati Uniti e l’inondazione avvenuta proprio ieri in Sardegna stanno colpendo fortemente l’opinione pubblica mondiale e nostrana.

Quando ci si trova di fronte alla furia devastante della natura, capace in poche ore di radere al suolo intere cittadine, il terrore prima e il cordoglio poi ci assalgono.

L’uomo appare impotente di fronte a questi fenomeni, incapace di prevederne gli effetti. Ogni volta.

Eppure è sotto gli occhi di tutti quanto l’uomo abbia delle responsabilità se questi fenomeni sono in forte aumento per numero e intensità. Il PIU’ è diventato di uso comune (l’estate PIU’ calda, l’alluvione PIU’ devastante, il tifone PIU’ potente ecc..).

Il recente sviluppo impressionante di Paesi immensi e sovrappopolati come India e Cina ma anche Brasile dovrebbe porci interrogativi forti sui modelli di sviluppo di questi Paesi che, dopo anni di povertà, stanno finalmente inseguendo il “sogno occidentale”, purtroppo, alla maniera occidentale.

Il recente fallimento della conferenza mondiale sul clima a Doha non fa che sottolineare l’incapacità del genere umano di affrontare un problema che purtroppo riguarda tutti.

La crisi economica invece ha messo decisamente in secondo piano il problema del surriscaldamento globale che era stato portato in auge tra gli altri da un sorprendente Al Gore con il suo stupendo documentario di denuncia “An inconvenient truth”.

Oggi il Clima impazzito è solo di ostacolo allo sviluppo.

Oggi, nella competizione globale, conta solo il progredire a tutti i costi seguendo un modello di sviluppo che si è rivelato sbagliato.

Se infatti il prezzo del benessere è aria irrespirabile, acque inquinate e fenomeni atmosferici estremi, ci chiediamo davvero se non sia il caso di mettersi tutti a un tavolo e fare un grande passo indietro per il bene di tutti.

 

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