L’esorcismo ai nostri tempi, il grande esempio di Padre La Grua. Rivedi la puntata di Viaggio a

Padre_La_Grua Parlare ora, nel XXI secolo, di satana, di possessione diabolica, di esorcismo, di preghiere di liberazione, appare ai più come un banale retaggio di antiche paure e superstizioni.

In effetti si potrebbe dare tranquillamente ragione a questa visione.

Eppure:

“La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato far credere al mondo che lui non esiste, e come niente… sparisce” (citazione dal film: “I soliti sospetti”)

Come questa citazione può suggerire invece, più si scava nella vita reale, più si può incorrere in fenomeni quanto meno sospetti, che lasciano intravedere la presenza del diavolo, proprio ora, nella vita reale.

La vita di molti santi e le loro testimonianze, pensiamo a Padre Pio o a Madre Speranza, confermano la presenza di Satana nel mondo, ben più attivo di quanto si possa pensare.

Ho avuto personalmente l’esperienza di partecipare a celebrazioni di evocazione e di effusione dello Spirito Santo. Ebbene se lo Spirito si avvicina a una persona anche solo parzialmente vittima di una qualche forma di possessione avviene un fenomeno estremamente forte di repulsione che può lasciare alquanto scossi coloro che lo vedono: grida non umane, corpi che si contorcono, scene terribili tipo il film “L’esorcista”.
Ma qui non si tratta di film, si parla di realtà.

E’ il caso del francescano Padre Matteo La Grua, scomparso nel gennaio 2012 all’età di 97 anni, grande esorcista e guaritore.

In questa spezzone di “Viaggio a”, trasmissione di Paolo Brosio, ne viene raccontata la storia.

 

    

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