Ma oggi un cattolico per chi dovrebbe votare?

simboli_elettoraliElezioni si, elezioni no. Elezioni nel 2015, anzi no, nel 2014. In primavera? No, in autunno..

L’incertezza sulla data del prossimo confronto elettorale è d’obbligo. Ci sono partiti che invocano le elezioni (come sempre chi sta oll’opposizione) e partiti che predicano la stabilità (come sempre chi è al governo).

Una cosa appare certa però: se si votasse oggi, l’elettorato cattolico avrebbe non poche difficoltà a fare il fatidico segno con la matita su un simbolo politico in linea con i propri valori.

Qualcuno forse si ricorda i tempi in cui si diceva: “Sono cristiano, voto democrazia cristiana!”
Una scelta quasi automatica in contrapposizione allo spauracchio del partito comunista.
Ora le cose son ben diverse. Ma un cattolico oggi per chi dovrebbe votare?

Ce lo siamo chiesti anche noi con una breve analisi dei principali blocchi presenti in parlamento:

FORZA ITALIA: la scissione con l’ala filo-governativa le ha fatto perdere una bella fetta di “colombe”; alcune, come Formigoni e Lupi riconducibili a Comunione e Liberazione. I Falchi intransigenti, arroccati vicino al loro leader, non sembrano godere di grande popolarità nell’elettorato cattolico e moderato (pensiamo a Santanchè, Brunetta & co..).
I guai giudiziari di Berlusconi inoltre, comprese le sue ultime vicissitudini riconducibili ad una vita privata piuttosto “allegra” potrebbero far storcere il naso ad alcuni.
Da sempre inoltre, sulle tematiche più spinose (aborto, eutanasia, coppie di fatto ecc.) il partito del Cavaliere ha sempre preferito, a parte forse il caso Englaro, tenersi un po’ a distanza in nome della libertà di coscienza.
Davvero pochini poi i risultati ottenuti su questi fronti in questi anni di governo.

LEGA NORD: l’unica battaglia che in qualche modo ha avvicinato alcune fasce dell’elettorato cattolico alla Lega Nord nel corso degli anni è stata quella contro l’Islam, visto in alcuni momenti della politica italiana (pensiamo alla polemica della presenza dei crocifissi nelle aule di scuola) come una minaccia alla tradizione cattolica del nostro Paese. Un pericolo che appare oggi piuttosto ridimensionato in nome di una maggiore solidarietà nel rispetto reciproco.

SEL: Le posizioni di sinistra, ecologia e libertà su matrimoni omosessuali, adozioni di figli a coppie dello stesso sesso, unite a posizioni spesso di critica nei confronti del Vaticano non hanno mai identificato questo partito con un elettorato cattolico. Interessanti e da leggere le recenti dichiarazioni di Vendola, definito nell’articolo “Profondamente cattolico e dichiaratamente omosessuale” che ha salutato con grande entusiasmo l’avvento di Papa Francesco.

NUOVO CENTRODESTRA: In questa nuova formazione, come abbiamo detto, sono transitati alcune colombe del “Fu PDL ” con posizioni che sembrerebbero essere in linea con i valori cattolici. Brutto però il grosso passo falso sul recente “emendamento salva slot” promosso proprio da uno dei suoi esponenti. Forse si poteva iniziare meglio.
Apparentemente è il partito che potrebbe, più di altri, raccogliere consensi da un elettorato cattolico. La sua recente costituzione non permette però ancora di capire bene come si orienterà e quanta rappresentanza politica potrà dare ai cattolici in futuro.

PD: Il nuovo Pd di Renzi, come già trattato in questo articolo, sembra aver fatto, oltre ad una chiara rivoluzione generazionale, anche un consistente spostamento a sinistra, piuttosto evidente nel discorso post vittoria delle primarie, dove si parla solo di “sinistra” e mai di “centrosinistra”. La sensazione è che i temi cari ai cattolici rimarranno solo sullo sfondo per dare spazio ad altre priorità, essenzialmente di carattere economico, data la situazione attuale del Paese. Piuttosto vago comunque, anche sul sito ufficiale di Renzi, il programma relativo a questi temi con la sola eccezione di un plauso alle leggi contro l’omofobia e la transfobia.

M5S: Il Movimento 5 stelle rappresenta una grossa incognita. Da una parte infatti non c’è alcuna traccia nel programma ufficiale del movimento 5 stelle di tematiche in qualche modo riconducibili alle problematiche prima elencate. Fatto non da poco, considerata l’importanza data da Grillo e dal movimento al programma, considerato la vera bussola su cui orientare l’azione del movimento. Fatto già accaduto con il caso della proposta a favore dello Ius soli avanzata da alcuni senatori pentastellati, bocciata poi da Grillo in quanto non inserita nel programma.
Il leader del m5stelle in quel caso si richiamò a un possibile referendum, stessa misura indicata anche per la permanenza o meno in Europa. Insomma, sulle grandi questioni sembrerebbe prevalere uno sbocco referendario.
Certo i toni spesso aspri e le numerose invettive dell’ex comico potrebbero allontanare alcuni moderati più orientati a un modo di fare politica meno urlato.

LISTA CIVICA PER MONTI: Sembra già finita l’avventura politica di Monti (finita solo come leader, non certo come senatore a vita..), che pure fu appoggiato velatamente dal Vaticano prima delle ultime elezioni.
Un’irrilevanza politica figlia dei pochi voti raccolti alle elezioni e della successiva frattura interna con la dipartita (politica..) del gruppo guidato da Casini e dal ministro della difesa Mauro, in cerca, come sempre ciclicamente accade, del ritorno del grande centro che fu e che nessuno, ad oggi, è più stato in grado di ricostituire.
Anche qui l’errore ci appare contenuto nella premessa. Il trasformismo in corsa, si sa, non è mai piaciuto a un elettorato cattolico che segue più volentieri ideali di serietà, chiarezza e coerenza nelle scelte.
Difficile che alle prossime elezioni entrambi i gruppi ora “divorziati” possano conquistare grandi fasce di elettorato.

Finita questa rapida carrellata si torna alla domanda iniziale.
Quindi? Per chi voterebbe oggi un cattolico?

Un grazie infinito a chi saprà darci una risposta convincente.

E se Papa Francesco ci ricorda che “Un buon cattolico si immischia in politica”, allora buttiamoci pure con ardore e speranza nella mischia; il difficile sarà scegliere, oggi più che mai, in quale parte.

F.B.

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