Papa Francesco: fatti concreti che vanno oltre le parole

Quello che ha colpito di più nel viaggio in terrasanta appena concluso da Papa Francesco è stato il suo cercare di perseguire fatti concreti che sappiano andare oltre le semplici parole.

Questa appare la più grande novità di questo Papa che sa sferzare il mondo con parole dirette, inequivocabili, forti ma accompagnate da fatti concreti che cercano di avvalorare quelle parole, di farle vivere nel terreno più accidentato dell’esperienza.

papa-muro-piantoEcco che allora il viaggio in terrasanta diventa l’occasione per riallacciare il dialogo sulla pace tra israeliani e palestinesi con la proposta concreta di mettere a disposizione la Santa Sede e il Vaticano per ospitare questo incontro.
Poi il netto e chiaro richamo ai 2 Stati che si devono riconoscere e rispettare reciprocamente. Quindi il fuori programma con la sosta in preghiera contro il muro della divisione eretto dagli israeliani. Con una condanna implicita alle divisioni, alle barriere, che sanno tanto di sconfitta di fronte alla vittoria del dialogo, della pace, della convivenza nel rispetto.

E’ la seconda volta che il Papa interviene cercando di riattivare concretamente i canali della pace. La prima volta avvenne per la guerra in Siria quando gli Stati Uniti avevano deciso di procedere con un intervento militare contro il regime di Assad.
Allora il Papa avvertì il pericolo di una escalation militare in una zona da sempre molto calda e dai fragili equilibri.

Solo il suo intervento, capace di smuovere la comunità internazionale riportandola sul canale della diplomazia, riuscì nell’intento di riportare gli Stati Uniti su soluzioni meno radicali.

Ancora una volta quindi emerge la volontà del Papa di incidere fortemente sulla scena internazionale facendo sentire con parole e fatti concreti la presenza della Chiesa e il suo messaggio nel mondo.

 

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