Un fulmine e il viaggio di andata e ritorno dall’inferno, la testimonianza di Gloria Polo

gloria poloNel 1995 Gloria Polo, dentista di Bogotà (Colombia), si sta recando all’Università insieme al nipote e al marito alla Facoltà di Odontologia a prendere alcuni libri.
All’improvviso viene colpita da un fulmine che uccide sul colpo suo nipote e manda lei, mezza carbonizzata, in fin di vita.

Da qui inizia la sua esperienza incredibile che ancora oggi, a distanza di quasi 20 anni, Gloria Polo continua a raccontare di persona testimonando in tutto il mondo.

In seguito al fulmine, infatti, inizia per lei un viaggio che la porta a uscire dal proprio corpo e a vedersi sul letto di un ospedale.
Prima un senso di pace e di assenza di dolore, poi un tunnel bianco e l’incontro con i suoi genitori, i suoi nonni e tutte le persone a lei legate che erano morte. Quindi la salita alle porte di un luogo stupendo, pieno di pace, dove incontra suo nipote che si appresta ad entrarvi. In quel momento capisce che a lei non era concesso e ritorna bruscamente nel suo corpo richiamata dalle grida di suo marito che le chiedeva di non abbandonare i suoi figli.
Si ritrova in sala operatoria con i medici che cercavano di riportarla in vita.

Cattolica tiepida, femminista convinta, con il culto del proprio corpo e della propria bellezza, all’improvviso, in seguito a un altro arresto cardiaco, si trova a vivere il contatto diretto con il male, con quello che lei aveva sempre pensato fosse un’invenzione dei preti per manipolare la gente.

Viene accerchiata da creature piene di odio che vogliono lei, le si avvicinano. Lei cerca di fuggire, apre la porta della sala operatoria e in un istante inizia a precipitare nel vuoto. Intravede una moltitudine di persone nella luce, come in celle di un alveare, poi sempre più giù in gallerie sempre più buie. Alle porte dell’inferno avviene l’incontro con le anime del purgatorio, più precisamente le anime dei sucidi, a cui chiede di aiutarla ma senza successo.
Poi di nuovo l’incontro con suo padre confinato in uno spazio del purgatorio destinato agli adulteri e la visione di sua madre, donna di grande fede, che prega per lei il Signore guardandola con compassione.

L’ultimo incontro è con Dio stesso che la mette davanti alla sua vita di peccato rivissuta nei minimi dettagli attraverso il metro di giudizio dei dieci comandamenti. Si apre il suo libro della vita, vuoto di tesori spirituali da offrire a Dio.
Solo grazie all’intercessione di un’anima meravigliosa, un povero contadino che aveva letto la sua storia sul giornale, le verrà concessa da Dio una seconda opportunità con una missione: raccontare non mille ma mille volte mille la sua esperienza.

Per chi volesse approfondire può scaricare la sua testimonianza in italiano.

Per chi conosce lo spagnolo ecco il video di un incontro avvenuto a Lima:

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